Nel precedente tutorial abbiamo visto che la lunghezza focale è governata da 4 regole fondamentali. Le prime due regole sono state già descritte.
Se vuoi leggere la prima parte del tutorial clicca qui
Non ci rimane che approfondire le altre due.
Ø REGOLA 3
l’aumento della lunghezza focale diminuisce la profondità di campo: aumenta, quindi la porzione di foto sfocata.
Dunque i teleobiettivi hanno una ridotta profondità di campo mentre i grandangoli hanno una elevata profondità di campo.
Attenzione però: la profondità di campo non è legata al concetto di teleobiettivo o di grandangolo ma proprio alla lunghezza focale in sé.
Un obiettivo da 100mm per il formato aps-c è un medio-tele, mentre un obiettivo 100mm per banco ottico di grande formato è un grandangolo. Tuttavia a parità di ingrandimento sulla stampa, presenteranno esattamente la stessa profondità di campo.
Questo è il motivo per cui le fotocamere compatte e le bridge dotate di sensore piccolissimo presentano sempre una profondità di campo elevatissima. In realtà anche utilizzando lo zoom alla sua focale più lunga, tale focale è effettivamente talmente corta (per una comune compatta siamo intorno ai 20mm) da non permettere di giocare con la profondità di campo, in quanto appare tutto sempre nitido ed è difficilissimo staccare il primo piano dallo sfondo. In effetti, questo è uno dei principali svantaggi delle compatte rispetto alle reflex.
foto estratta dal sito phototutorial nel seguente link
Dall’osservazione dell’immagine riportata sopra possiamo fare queste considerazioni:
1. Quando si desidera isolare il soggetto dallo sfondo (ad esempio nel ritratto) è meglio utilizzare una focale più lunga.
foto realizzata utilizzando una lunghezza focale 85 mm
2. Quando si vuole avere sia il primo piano che lo sfondo perfettamente nitidi (ad esempio nella fotografia di paesaggio) è meglio usare una focale più corta.
foto realizzata utilizzando una lunghezza focale 24 mm
Ø REGOLA 3
lunghezze focali più basse amplificano la prospettiva e quindi dilatino gli spazi, mentre quelle più alte comprimano la prospettiva, riducendo anche gli spazi, ovvero avvicinando tra loro gli oggetti.
Questa regola è valida quando la grandezza del soggetto in primo piano viene mantenuta costante nell’inquadratura. In altre parole, quando il soggetto occupa una porzione costante dell’inquadratura, man mano che si cambia lunghezza focale.
Dunque è bene utilizzare il teleobiettivo quando vuoi dare l’impressione di essere più dentro la scena o intendi rafforzare l’effetto delle ripetizioni comprimendole.
foto realizzata con una lunghezza focale 200 mm (obiettivo 70-200 f/2.8 canon)
Ti consiglio, invece, di usare un grandangolo, se vuoi dare più aria alla foto, creando un senso di ampiezza e respiro o per amplificare l’imponenza di soggetti di grandi dimensioni, come i grattacieli
foto realizzata con una lunghezza focale 12 mm (obiettivo 12-24 sigma f/4.5-5.6)
Per oggi è tutto 🙂 A presto!
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