Jay L. Clendenin: Ritratti fotografici in Polaroid
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Il fotografo del Los Angeles Times, Clendenin, ha fotografato, per ben 4 anni, in occasione del Sundance Film Festival, le celebrità, mentre attraversavano lo studio fotografico del giornale.
Il trambusto di personaggi famosi avveniva senza sosta nei primi cinque giorni dell’evento. Qui, ai fotografi, era concessa la massima libertà di fotografarli.
Quello che ha cercato di fare Clendenin, in questo contesto, è quello di realizzare un lavoro, sul tema delle celebrità, diverso dagli altri fotografi.
L’idea, semplice e geniale al contempo, è stata quella di scattare ritratti stile retro, utilizzando una Polaroid Land Camera 180 con pellicola Fuji FP-100c.
Materiale utilizzato per i ritratti fotografici in polaroid
Per le sessioni di scatto sono stati utilizzati:
- una stanza con finestra
- uno sfondo da sogno, dipinto su misura dalla società di produzione , che assomiglia ad un dipinto ad acquerello.
- Un tavolo appartenente alla sua fattoria, di ben 100 anni ed una sedia dove far accomodare gli artisti
- una illuminazione forte, che, combinata agli altri elementi, ha dato vita a ritratti dall’aspetto drammatico e antico.
- un treppiedi per la fotocamera
Come sostiene il fotografo, la polaroid, ha un effetto calmante, sia per per il soggetto che per il fotografo: da, ad entrambi, la possibilità di riprendere fiato e collaborare per dare vita ad uno o più fotogrammi.
Steps seguiti dal fotografo per i Ritratti fotografici in Polaroid
Infatti, per fotografare con al polaroid occorre seguire un iter ben preciso:
- tirare fuori le pellicole dalla confezione
- caricare le 10 pellicola all’interno della fotocamera
- bloccare la parte posteriore della fotocamera tirare fuori la carta nera della prima stampa;
- Interagire con il soggetto, guidandolo verso una posa ottimale
- Cercare di mettere a fuoco al meglio
- scattare
Dopo lo scatto, le stampe istantanee erano bagnate e potevano raccogliere la polvere. Cosi il fotografo, per estrarle dalla fotocamera, aspettava la fine della giornata.
Inoltre, per convertirle in digitale, le stampe sono state fotografate con una Canon 5D Mark III e un obiettivo macro da 100 mm.
Il successo di questo progetto è dovuto soprattutto alla spiccata capacità di Clendenin di lavorare in una situazione di stress e caos.
Infatti la maggior parte degli incarichi del fotografo, all’interno del giornale, consistono in ritratti di personaggi famosi, realizzati in soli 5-10 minuti, solitamente in camere d’albergo, senza un assistente.